Melody Gardot

Live in Europe 09/02/2018 – Decca UMO (Qobuz HD Quality 24 bit – 48 kHz)

Live in Europe 06/12/2019 – Decca UMO (Qobuz CD Quality 16 bit – 44.1 kHz)

Tutto quello che non avete mai osato desiderare da Diana Krall… ve lo concederà Melody Gardot!

Il suo trasporto per la musica è sincero, totale, assoluto.

Le sue canzoni mi hanno colpito forte, immediatamente, già da prima di sapere qualcosa di lei.

Ho ascoltato e riascoltato eccitato o commosso le sue canzoni dal vivo, dense di umanità, di sentimento, di anima e di grande bravura.

La sua performance è ipnotica, coinvolgente, totale. La sua musica, un jazz vagamente contaminato da qualsiasi cosa, è sostenuto da musicisti di prim’ordine ed entra direttamente nelle vene.

Melody canta e suona dopo aver visto la morte negli occhi.

Dopo un anno immobile in ospedale, per causa di un gravissimo incidente ha reimparato a camminare, a lavarsi i denti, a parlare, a muoversi, a vivere.

La musicoterapia l’ha salvata.

Aveva parte del cervello spappolato e la musica le ha riconnesso le sinapsi.

Lei adesso suona negli ospedali per salvare altre persone.

Melody è un angelo dalla voce intensa e penetrante ma anche un talento, un vero talento.

Lei canta ogni canzone come se fosse l’ultima canzone che le sia concesso cantare. E si spende tutta e il suo sentimento arriva.

Forse il suo repertorio, scritto e composto tutto di suo pugno, non risulterà nuovo, forse a qualcuno parrà rétro ma la sua voce, la sua passione no, quella è vera ed è nuova ogni volta che la si rivive insieme a lei, suadente animale da palcoscenico.

Un live tour registrato bene. 

Il controllo e la precisione dei suoni è da studio ma con molta atmosfera in più.

Il dato più sorprendente è la costanza della performance sonora di tutte le canzoni, a prescindere dal luogo del concerto. Infatti, sbirciando fra i crediti, alla consolle compare sempre lo stesso uomo.

In scaletta non vi sono brani che possano strapazzare gli altoparlanti, sicché la dinamica rispecchia il programma musicale. Gli strumenti sono timbricamente ineccepibili. Scena virtuale impeccabile per ampiezza, ma la focalizzazione non è scultorea, proprio come da concerto. Il dettaglio è funzionale alla caratterizzazione di ogni sfumatura sonora emessa dalla voce o dagli strumenti.

Complimenti davvero!

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