The Alien is back!

Joe Satriani “Earth Tour”

Lecce – Teatro Politema  – 28 aprile 2023

Al termine di un viaggio interstellare durato quasi tre anni (originariamente l’evento era stato programmato per il 15 maggio 2020), un alieno a bordo del suo surf galattico è atterrato a Lecce per portare in questo estremo lembo di terra ad est (notoriamente eccentrico rispetto all’orbita dei grandi tour rock), il suo repertorio di magie, alchimie e fantasmagorie.

Accompagnato da un combo di primissimo livello comprendente il batterista Kenny Aronoff (John Fogerty band), il bassista Bryan Beller (Aristocrats) ed il tastierista Rai Thistlethwayte (Thirsty Merc), Mr. Giuseppe Satriani (come ama presentarsi in omaggio alle sue origini italiane), a  dispetto di un’età non più verdissima,  propone uno show  di quasi tre ore in cui, attingendo dall’inesauribile gamma cromatica della sua tavolozza musicale, disegna con la sua chitarra bionica (ed, in effetti, lui e lo strumento paiono essere fusi in una sola entità) un rutilante affresco sonoro  in grado di irretire la numerosa, eterogenea ed intergenerazionale platea (chi scrive era accompagnato da suo figlio, per esempio) in una magnetica “sindrome  di Stendhal” spaziando dall’ultimo album “Elephant of Mars” ai classici della sua ultratrentennale produzione.

L’apprezzabile sobrietà della scenografia fa risaltare gli “effetti speciali” generati dal fenomenale virtuosismo tecnico del nostro guitar hero il quale, per altro, evita intelligentemente di monopolizzare la scena lasciando il dovuto (e meritato)  spazio alla band.

Ne risulta un meccanismo scenico/musicale perfettamente calibrato – di cui l’artista padroneggia le leve con la consumata maestria di un abile illusionista – che cattura il pubblico in un vortice adrenalinico in cui si fondono echi metal, architetture progressive, aperture  armoniche mainstream, suggestioni  jazzistiche ed ammiccamenti FM.

La prima parte dello show è largamente dedicata alla esecuzione dei pezzi inclusi nel citato “Elephant of Mars” (Ninety Eighty, Sahara, The elephants of Mars,  Blue Foot Groovy, Faceless)  con incursioni nelle produzioni più risalenti tra le quali spiccano una trascinante “Crystal Planet” e la scoppiettante energia rock’n’roll di “Summer Song”. 

Il secondo set, aperto dal vigoroso assolo di Aronoff alle pelli, si snoda, tra riff rapinosi e prestidigitazioni chitarristiche, lungo un inebriante rollercoaster ritmico tra passato (Luminous Flesh Giant, Cool #9) e presente (E 104th St NYC 1973; Shapeshifting, Teardrops).

Imbracciando la sua leggendaria Ibanez cromata Mr. Satriani propone  un pirotecnico finale sui pezzi del celebratissimo  “Surfing with the alien” (Always with me, always with you  e Satch Boogie) scatenando la standing ovation dell’euforico auditorio il quale viene coinvolto nel bis di “Crowd chant” che prelude alla elettrizzante chiusura affidata (ca va sans dire) al brano eponimo (Surfing with the alien) in un uragano di (meritatissimi) applausi.

Si esce dal teatro con la sensazione di planare sul surf sul quale l’alieno ci ha trasportato per tre ore nel suo iperspazio artistico  cavalcando onde cosmiche nell’orbita di emozioni e suoni della grande musica.

Gianfabio –  J.K. – Cantobelli

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