Vincenzo Deluci , trombettista e compositore

Ho trascorso una serata che dal punto di vista musicale, ma soprattutto umano, mi ha decisamente arricchito. 

Da grande appassionato di musica, invitato da alcuni amici, mi apprestavo ad assistere ad un concerto dedicato al rapporto tra musica e persone con disabilità, ignaro di quanto avrei assimilato da quella, rivelatasi poi, indimenticabile serata.

Si trattava di una serata organizzata da Bruno Marchi socio fondatore di AccordiAbili e dal suo presidente il trombettista e compositore Vincenzo Deluci.

Avevo già avuto modo di ascoltare il disco live Apocalypse trio, in cui Deluci si inserisce con la sua tromba nelle rarefatte trame sonore create dal contrabassista Camillo Pace e Giuseppe Mariani con gli interventi del chitarrista Paolo Angeli, ma vi assicuro nulla, proprio nulla, dell’architettura musicale di quella registrazione lasciava presagire quanto avrei successivamente vissuto.

A parte la curiosità iniziale, al cospetto della sua tromba integrata in un complesso supporto elettro-meccanico di cornice allo strumento, è stata la successiva esibizione di Vincenzo, condannato da 15 anni su una carrozzina, a cambiare radicalmente il mio stato d’animo ed infondermi una struggente amarezza mista a commozione di fronte ad altrettanta bellezza interiore e lucida appassionata caparbietà, quando con il suo inseparabile strumento musicale, da sempre ragione di vita, ha intonato le prime note del repertorio previsto.

L’amarezza ha lasciato posto ad una straordinaria ammirazione per l’uomo, la sua forza e determinazione. Da quella sera l’interesse che ho sviluppato attorno alla persona Vincenzo è stato fortissimo e da quel momento in poi, ho cominciato a raccogliere informazioni a riguardo onde conoscere la sua vita, essere maggiormente partecipe delle sue vicende umane, dei suoi enormi sacrifici e scavare ancor più tra le sue emozioni interiori.

Per capire Vincenzo e il suo smisurato coinvolgimento per la musica, basta dire che già da bambino -3 anni- quando si trattò di preferire un giocattolo, ai suoi genitori che lo invitavano a scegliere, senza esitazione indicò una tromba di plastica rossa.

Decisione premonitrice fu quella, antesignana di una travolgente passione che si è trovata giocoforza a dover travalicare e combattere strenuamente gli imprevisti della vita. 

Nasce a Fasano (Br) nel 1974 e già da piccolo -8 anni- abbraccia gli studi musicali e comincia a prendere lezioni da uno zio trombettista. 

La prima tromba, -quella vera-, arrivò grazie a una colletta tra parenti ed amici.

Nel 1992 si diploma in tromba al conservatorio di musica Nino Rota di Monopoli sotto la guida del maestro Giovanni Ventrella.

A 16 anni intraprende la carriera concertistica.

Nel 1994 vince una borsa di studio semestrale presso il Corso di Alta Qualificazione Professionale per musicisti Jazz, organizzato dall’associazione “Siena Jazz” in collaborazione con la Comunità Europea, studiando con Paolo Fresu, Bruno Tommaso, Enrico Rava, Mario Raja, Pietro Tonolo.

Finalista in numerosi concorsi nazionali tra cui il Concorso Internazionale di Castel Fidardo intitolato al maestro “Astor Piazzola”, si guadagna il premio speciale della giuria come miglior musicista.

Nel 1994 si diploma  in “Musica Jazz” al Conservatorio di musica Nino Rota di Monopoli, ed in ambito jazzistico potrà vantare numerosissimi concerti in varie formazioni e la partecipazione ad importanti festival.

Ha al suo attivo prestigiose collaborazioni con jazzisti di fama internazionale come: 

G. Trovesi,  M. Raja,  P.  Minafra, B. Tommaso,  B. Caruso, L. Rossi, R. Ottaviano, G. Gaslini, E. Fioravanti, V. Curci, G. Lenoci, Juan Carlo Caceras, B. Moover, G. Lomuto, A. Breschi, Dabirèe Gaben, Juan Angel Jricaray, R. Gatto,  R. Marcotulli, T. Scott, A. Salis, E. Reijseger, T. Berne, S. Lacy, C. Actis Dato,  M. Tamburrini, A. Osada, P. Leveratto.


Si è esibito in concerti live con Sergio Caputo, Vinicio Capossela, Renzo Arbore, Avion Travel, Lucio Dalla e nel 2003 ha collaborato con numerosi artisti Statunitensi tra cui: M. Ribot, Q. Davis, U. Okegwa, A. Doije, C. Wilson.

Nel 2001 esegue come tromba solista un repertorio monografico sulle musiche di Duke Ellington accompagnato dall’orchestra Sinfonica della Provincia di Bari diretta dal maestro Bruno Tommaso. 

Nel 2015 si Diploma accademico di I° livello in musica elettronica, votazione 110/110 e lode presso il conservatorio di musica Tito Schipa di Lecce.

Nel 2018 si Diploma accademico di II° livello in musica elettronica, votazione 110/110 e lode e menzione presso il conservatorio di musica Tito Schipa di Lecce.

Come tromba solista, fa parte della “Bruno Tommaso Orchestra”, dei progetti: “Steamboat Bill Junior”, “Metropolis”, “Amare Terre” e della “Meridiana Multijazz Orchestra”. 

Tiene numerosi workshop-concerti in giro per l’Italia e per il mondo:

Workshop e Concerto progetto Ema elettroacustica-presso sala congressi Selva di Fasano 20 agosto 2016. 

Workshop progetto Ema Germania ottobre 2016;

Docente esperto nei Workshop progetto Ema Salvemini gennaio 2017;

Workshop Liceo Musicale “Luigi Russo” Monopoli aprile 2017;

Workshop progetto Ema ERASMUS SPAIN maggio 2017;

Workshop progetto Ema ERASMUS Polonia giugno 2017;

Attualmente è Docente presso il Conservatorio Statale di Musica “L. Refice” di Frosinone 2018/2019 CODI/16 Classe di Tromba e Trombone. 


Workshop progetto Ema ERASMUS Romania Luglio 2018;

Workshop progetto Ema ERASMUS Grecia Luglio 2018;

La sua frenetica attività sembrava non subisse rallentamenti, quando nell’ottobre del 2004 a tarda notte di ritorno da un concerto tenuto a Maglie (Le) con il suo trio, subisce un grave incidente automobilistico; un’auto attraversò inaspettatamente la statale e il conducente non accennò neppure a fermarsi per accertarsi di quanto avesse causato. 

Fortunatamente i soccorsi arrivarono subito, chiamati dai musicisti del suo gruppo che lo seguivano, i quali compresero immediatamente la gravità dell’accaduto. 

“Mi resi immediatamente conto, -dice- dei danni fisici che avevo subito essendo perfettamente lucido”. 

Nefasta fu la diagnosi, quando i medici gli comunicarono che sarebbe rimasto per sempre immobile a letto collegato ad un respiratore artificiale.

Uno choc difficile da elaborare per un trentenne con tutta la vita davanti. 

Tutti i sogni e i programmi di una giovane esistenza ridotti in un attimo in frammenti difficili da rimettere assieme. 

I medici furono precisi, -chiarisce-, non mi sarei potuto staccare né dal letto né dal respiratore, a causa della grave lesione del midollo. 

Lo sconforto si impossessò di lui, visto che riusciva a muovere solo l’avambraccio sinistro, il collo e la testa e non più le dita della mano sinistra e destra. Nel contempo pensava che non avrebbe mai e poi mai accettato solo di guardare la sua adorata tromba “Titina” e rinunciare per sempre al piacere di stringerla tra le mani e soprattutto di soffiarci dentro.

Il mondo sembrò crollargli addosso e dopo i primi periodi che gli servirono per guardarsi attorno e suo malgrado prendere ancor più coscienza dell’accaduto, contemporaneamente gli occorsero per prendere interiormente le distanze da quello stato di cose che la sua indole non avrebbe mai potuto accettare e condividere, ma a dispetto di quella diagnosi senza speranza prese però coscienza che di fiato ne aveva ancora da vendere. 

Dopo l’accaduto -dice- ho avuto tante delusioni, per aver perso molte amicizie, ma in compenso ho trovato tantissimi nuovi amici che assieme all’amore della mia famiglia e per la mia musica, mi hanno impedito di cadere in depressione.

Ma già da quell’ottobre del 2004 non potendo suonare la tromba comincia a comporre musica al computer, parallelamente ricerca soluzioni che potessero farlo ritornare a suonare. 

Infatti, con vari prototipi già dal 2006 grazie all’amico Giuliano Di Cesare, trombettista e ingegnoso costruttore, alla richiesta di Vincenzo di voler ritornare a suonare, cominciò a realizzare prototipi di trombe, ed infine, pensando all’unico movimento residuo, avambraccio sinistro, costruì ed adattò una slide trumpet (trombone in miniatura) ultimato nel 2010 col progetto VianDante, che permise a Vincenzo di tornare alla musica suonata davanti al pubblico. 

Più tardi alla fine del 2011 col suo amico Di Cesare, lo psicoterapeuta Bruno Marchi, Fabrizio Giannuzzi e Cinzia Marasciulo dà vita all’associazione AccordiAbili  www.accordiabili.it nella quale ricopre la carica di presidente. 

Dice Vincenzo, mi è stato “restituito” il sogno di poter ritornare a suonare e con AccordiAbili regaleremo il sogno di poter suonare a chi ha difficoltà nel poterlo fare. 

AccordiAbili è un’associazione di promozione sociale che ha sede a Fasano ed opera senza scopo di lucro sul territorio nazionale ed internazionale per la crescita del progetto eMotion, ricerca e sviluppo di tecnologie hardware e software che permettano ad un disabile di suonare uno strumento musicale. 

Il progetto eMotion è costituito da un team di volontari, esperti nel mondo dell’informatica, dell’elettronica, dell’artigianato, della musica e del mondo del lavoro in generale, che operano in rete per sviluppare un qualsiasi strumento musicale costruito su misura dell’utente disabile, oltre vari strumenti adattati e realizzati dal Team di AccordiAbili che si possono vederea ll’interno del sito. 

Un prototipo del nuovo strumento che stiamo studiando -dice- si chiama “Musa”. 

Si tratta di un’interfaccia connessa ad un computer il quale gestisce un software che aziona le varie note attraverso la modulazione del fiato all’interno di una cannuccia di plastica, strumento pensato per tutti i diversamente abili con assenza totale di movimenti.

Nel 2012, mentre era davanti al suo pc a comporre musica con la mano appoggiata sul joystick della sua carrozzina un pensiero gli attraversò la mente; “se sono autonomo a guidare la carrozzina solo con la mia mano sinistra, potrei anche esserlo nel suonare la mia tromba”

Fu un attimo, si mise in contatto con un suo amico ingegnere Roberto Denicolò, invitandolo a trovare il sistema di spingere i pistoni della sua tromba attraverso la manovra di un joystick. 

Il sistema venne trovato e fu realizzato in collaborazione della Onlus Informatici senza frontiere www.informaticisenzafrontiere.org, e Cosmapack di Polignano (BA) www.cosmapack.it, azienda specializzata nella produzione di macchine di movimentazione e confezionamento. Gli esiti furono favorevoli e lo spronarono ad alzarsi dal letto e a non perdersi d’animo e con la caparbietà che lo contraddistingueva pian piano riprese a suonare il suo strumento, quello che in un recente passato gli aveva permesso di collaborare con artisti di fama internazionale.

Oggi Vincenzo suona una Elmec Trumpet, una sorta di complesso meccanismo che gestisce con apparente semplicità che oltre a sostenergli la tromba ad altezza delle labbra con una specie di trespolo, gli permette di azionare, con la sua mano sinistra, un vero e proprio joystick modificato per l’occasione collegato a sua volta ai pistoni della tromba con degli attuatori che si attivano tramite svariate combinazioni del joystik.

Da tetraplegico -dice- è vero che sono diventato lento come una lumaca, ma oggi ho una vita piena di impegni, continuo a lavorare, suonare, comporre, registrare, ascoltare, oltre a svolgere costantemente gli esercizi sia da solo che assieme alla mia amica fisioterapista.

Ho ripreso -dice- e così mi sento vivo e completamente indipendente; solo suonare mi fa vibrare ancora e la circostanza di poter di nuovo tenere il mio strumento in qualche modo tra le mani e prestargli il mio fiato, mi permette ancora di sognare; “suonavo e continuo a suonare solo per passione”.

La musica -aggiunge- per me è tutto è il mio mondo, mi fa stare bene mi restituisce speranza, felicità, tristezza; suonare è come vivere una storia d’amore ove ci sono alti e bassi, ma la musica non potrà mai tradirmi.

Vincenzo Deluci vanta numerosissimi concerti in varie formazioni e la partecipazione ad importanti festival come:

European Jazz Festival”, “Festival del Mediterraneo”, “Jazz e oltre”, “Poesia e Musica” di Frosinone, “Terni Jazz”, “Festival delle Big Band” a Bari, “Jazz in Albania” a Durazzo, Valona e Tirana, “Fasano Jazz”, “Croass Roads” di Budrio,“Talos Jazz Festival”, “JazzLe” a Lecce, “Antiphone” a Martina Franca, “Barga Jazz”, “Festiva Bianco e Nero” a Brisighella (RA), “Festival Utopia” a Vibo Valentia, “Festival Internazionale della Basilicata”, “Festival di Crusone”, “Festival di Iseo”, Laboratorio Internazionale di Teatro “Musica e Arti visive delle culture” – Toscana, Festival Interetnico di musica e teatro “Soul Makossa” (BA), “Festival Jazz in Cava” ad Apricena, la “Sala Smetana ” della Municipal House di Praga, Valdarno Jazz Festival , SANTO SPIRITO IN SAXIA ROMA, ERASMUS SPAIN, “More than jazz” organizzata dall’ Ass. “Suoni di Marca” Treviso, Amici Della Musica 74a edizione Taranto, Festival Valletta 2018 Sir Temi Zammit Hall, University of Malta Campus, Msida. 

Libri Pubblicati 

1.Cinque frammenti tromba e pianoforte EDIZIONI DAL SUD 2001EDIZIONI DAL SUD 
2.Cinque frammenti tromba e trombone EDIZIONI DAL SUD 2001EDIZIONI DAL SUD 
3.Vol. 1 “Musica, Nuove Tecnologie e strumenti per l’integrazione delle abilità diverse” SCHENA EDITORE 2019978 88 6806 212 5 
4.Vol. 2 “Bridging of differences Through Music” SCHENA EDITORE 20196806 213 2 

Cd e pubblicazioni 

  • Amare Terre con B. Tommaso edito da Dodicilune; 
  • Steamboat Bill Junior con B. Tommaso edito da Im Prin Records; 
  • When the saint go marching out con A. Di Lorenzo edito da Splasc(h);
  • Balanco con Balanco edito da Schema Records; 
  • Meridiana con la Meridiana Multijazz Orchestra (prodotto dalla Provincia di Bari); 
  • Ning e Nang con A. D’Ambrosio edito da Torre di Nebbia; 
  • Volevo solo Giocare con Serial Killer edito da No Music;
  • Live in Porto con Serial Killer edito da No Music; 
  • Amami Alfredo con D. Saccomanno; 
  • L’Ape Regina del Jazz con Vincenzo Deluci;
  • Experience 1979/2002 con M. Magliocchi edito da Setole di Maiale; 
  • Follow me con G. Marasciulo edito da Oxit Records;
  • L’uomo di jazz con D. Saccomanno;
  • Beduin con Pino di Modugno edito da Red Records; 
  • Organ Grooves con Vito Di Modugno; 
  • Nomadic Aura con A. Breschi;
  • Sun Sea Big Band con L. Lozuppone; 
  • When jazz was an irisch baby con A. Breschi e Dabirè Gaben; 
  • Anniversary ‘55 con Dabirè Gaben; 
  • UHRU WETU con Camillo Pace e Conny Valentini; 
  • VianDante con Vincenzo Deluci e Peppe Servillo; 
  • Angels con Vincenzo Deluci e Antonio DiLorenzo; 
  • Unus mundus– Pippo D’Ambrosio edito disgressione music;
  • VIVA LA BLACK | Livio Minafra edito da Ogun Records – Uk ;
  • Marcelleria di Bob Marcialledda musica traccia 6 Vincenzo Deluci; 
  • Zeharbitetan di josè Angel irigaray e Antony O’Breskey;
  • The new Orleans Jigcon A. Breschi e Dabirè Gaben; 
  • Indagine al di sopra di ogni sospetto con the Bumps; 
  • La Rana dalla bocca larga di Vincenzo Deluci; 
  • CamilloPace credo nei racconti Copertina; 
  • Apocalypse trio – Live at fasano jazz; 
  • Soldati Semplici Vincenzo Deluci e Antonello Salis;
  • Frères de voyage di Massimo Pinca; 
  • Badu’ re, anzi leone di Nicola Masciullo. 

Compositore di musica video-film-documentari- corto e mediometraggio 

Ostuni not Ouston” di Michele Oliveri, Produzione Galli e Polli premiato al Festival di Berlino;

La banda di Nino” di Michele Oliveri;

AllaSalute” Produzioni, Nightswim SRL, Apulia Film Commission OffiCinemaDOC Produzioni, Nightswim SRL, Apulia Film Commission OffiCinemaDOC 2018 musica composta da Vincenzo Deluci;

The WINGS of Amelia” prodotto da Associazione Torre dell’OCA 2018 musica composta da Vincenzo Deluci.

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