A proposito del corretto uso dei bracci tangenziali, alcune interessanti considerazioni.
Premetto che i detrattori del disco liscio non accetteranno di buon grado quanto andrò a sostenere ritenendo il suo uso privo di alcun fondamento.

La mia innata curiosità e la voglia di andare contro corrente, in alcuni casi, si è dimostrata utile per sviscerare ulteriori significati riguardo la disciplina riferita alla corretta taratura con il disco liscio anche del braccio tangenziale.
Bisogna stare attenti, però, alla circostanza che alcuni mat si presentino di forma leggermente conica rovesciata.

Essi accoppiati ad un clamp permettono al disco di aderire maggiormente al mat.
Ciò ovviamente comporta che il disco assuma anch’esso una forma leggermente conica risultando alla fine non perfettamente in bolla.
Pertanto dopo aver appoggiato un clamp, mettiamo in bolla solo il breve tratto radiale del disco ove scorre il fonorivelatore, ciò ovviamente vale anche per il mat perfettamente piano.

La regola vale, altresì, sia per i bracci tangenziali che per quelli imperniati.
Ovviamente prima di fare qualsiasi prova, facciamo in modo che anche l’asse di scorrimento orizzontale del carrello o del cuscinetto ad aria del vostro braccio tangenziale risulti anch’esso in bolla.

A tale scopo agite sulle regolazioni che permettono di tarare la convergenza o divergenza dell’asse di scorrimento rispetto al piano del disco.
Prima di eseguire qualsiasi ulteriore taratura, bisognerà infine accertarsi che lo stilo percorrendo il raggio del disco vada a convergere esattamente verso il centro del perno.

Difatti questa geometria comporta che la composizione delle forze applicate sulla canna, nel caso di un braccio tangenziale, coincideranno con il suo asse e pertanto la forza risultante fra queste sarà anch’essa coincidente con l’asse della canna e non darà origine ad alcuna forza di skating.
Dopo di che, tutto ciò che osserveremo dal punto di vista dei comportamenti potrà avere un significato.

A questo punto, forti della certezza che il braccio tangenziale non soffra della forza di skating facciamo una ulteriore prova.
Appoggiamo il nostro braccio sul disco liscio con clamp:
molto probabilmente, anzi sicuramente, con una certa sorpresa ci accorgeremo di un comportamento anomalo.

In alcuni casi, provare per credere, nonostante l’asse di scorrimento del braccio tangenziale sia perfettamente parallelo al piano del disco, quindi anch’esso in bolla, può succedere che il braccio tenda a scorrere velocemente verso l’esterno o l’interno al pari dell’applicazione di una forza centrifuga o centripeta che sappiamo di fatto non esistere.

Ciò, come possiamo intuire, durante il normale ascolto certamente rappresenta un problema in quanto il cantilever bloccato dal solco viene ad essere piegato rispettivamente verso l’interno e verso l’esterno.

Allora, ci chiediamo, a cosa è dovuto questo comportamento anomalo del braccio?

E’ a questo punto che corre in soccorso il nostro immancabile disco liscio.
Il suo uso garantisce di poter controllare e verificare visivamente la corretta convergenza o divergenza dell’asse di scorrimento del braccio regolandola in modo che una volta appoggiato sul disco liscio esso tenda a rimanere immobile in qualsiasi punto corrispondente all’area incisa, ovviamente con il clamp appoggiato.

Detto inspiegabile scorrimento il più delle volte è causato da piccole carenze di planeità del disco e dalla estrema sensibilità del cuscinetto specialmente se air-bearing.

Bene. Solo quando il braccio tangenziale rimarrà immobile saremo certi che a muovere il fonorivelatore e di conseguenza il braccio dall’inizio alla fine del disco sarà solo l’effetto della spirale costituita dal solco.

A riguardo bisogna considerare che i bracci tangenziali, al contrario di quelli imperniati, godono di masse effettive differenti se riferite alle due traslazioni. In molti casi la massa effettiva risulta minore se riferita alla traslazione verticale, maggiore se riferita, invece, alla traslazione orizzontale.

Com’è noto, il fonorivelatore di un braccio tangenziale trasla solo secondo due piani distinti al contrario di quello del braccio imperniato che si muove nello spazio per effetto di uno snodo cardanico.

Nell’accoppiare il fonorivelatore ad un braccio tangenziale cerchiamo di riferirci ad una massa effettiva data dalla media dei due valori relativi ad ambedue le traslazioni o, preferibilmente, leggermente maggiore.

Infine la taratura con disco liscio permette di neutralizzare anche l’inerzia del sistema braccio controllando che lo stesso sia immune da traslazioni indesiderate verso il centro o la periferia.

Nel caso di un braccio tangenziale con cuscinetto air bearing, che sappiamo essere immune da attriti, se agiremo in tale maniera assicureremo al sistema una traslazione provocata solo ed esclusivamente dalla spirale del solco.

Buona musica!