Avendo avuto la possibilità di provare quest’oggetto di cui si sente parlare molto bene da tempo, ne ho approfittato.

Conoscevo poco questo marchio, Aqua – Acoustic Quality – un’azienda lombarda i cui prodotti sono stati immediatamente apprezzati praticamente all’unisono da stampa specializzata e utenti.

La versione da me provata, La Scala MKII Optologic DAC, è quella tutt’ora a catalogo e sostituisce la versione precedente basata su 4 x 1704K, storico chip Hi-End già da tempo pressoché introvabile. Abbiamo dunque un DAC R2R ladder in cui si abbina la decodifica proprietaria DFD priva di qualsivoglia filtro digitale ad un circuito di amplificazione del segnale a singolo stadio con VALVOLA (due triodi ECC81) e MOSFET accoppiati direttamente.

Ero dunque curioso non solo di valutarne le prestazioni alla luce del prezzo di vendita non esattamente contenuto, ma soprattutto di capire che tipo di suono avesse questo convertitore dalle scelte così particolari.

Sballato e lasciato un po’ a riscaldarsi, si presenta abbastanza bene, anche se personalmente credo che la finitura nera sia da preferirsi a quella silver. Durante la prova ho esplorato diverse combinazioni tra cavi di alimentazione, di segnale e USB, nonché tre differenti computer come sorgenti.

Eliminato subito un portatile con presunte ottimizzazioni per l’audio poiché del tutto inadeguato, ho utilizzato un PC desktop fatto da me su richiesta e ottimizzato sia per l’audio che…per tutto il resto, come è mia abitudine fare, poiché la mia linea di pensiero è ben lontana da quella del PC “dedicato”. Quando faccio queste prove, “DEVO” ottenere buoni risultati già nelle configurazioni minime: cavi di alimentazioni da stampante, cavo USB decente ma da 6 euro, porte USB standard, software Windows Media Player o iTunes.

Questa configurazione “deve” già andare bene, altrimenti il PC in questione NON è all’altezza del compito. In queste condizioni, prima dunque di provare i vari WireWorld, Oyaide, Audioquest di segnale, USB e alimentazione, ho provato il DAC in essere.

Ammetto di essere partito un po’ scettico, ma i dubbi si sono sciolti dopo i primi secondi di ascolti. Usandolo in PCM in bit perfect via USB, di questo La Scala si colgono prima di tutto la grande liquidità e la spiccata naturalezza, che ci fanno apprezzare immediatamente un suono scolpito, fisico e tridimensionale, con una eccellente capacità di collocazione spaziale degli elementi.

La gamma bassa è piena, potente, appena un po’ lunga e non eccessivamente smorzata, ma quello si risolve con un fine tuning delle valvole e del cavo di segnale analogico, com’è prontamente avvenuto.

Bellissime le voci femminili, piena di energia se il pc a monte lo consente. Ben modulata la gamma alta. La dinamica di questo lettore è sorprendente, purché il PC sorgente sia non meno che eccellente. altrimenti i tipici difetti della musica liquida castrano le grandi potenzialità di questa macchina (come di qulsiasi altra). La fisicità del suono, la matericità di percussioni, violini e della parte centrale della tastiera del pianoforte donano alla riproduzione quel realismo, quella godibilità che ci si aspetta ma spesso non si trova in una sorgente digitale di alto livello.

Rispetto a lettori o DAC di prezzo anche molto più elevato che ho sempre trovato insoddisfacenti – mi vengono in mente dCS ed Esoteric su tutti – questa macchina ha dalla sua un suono…convincente. Plastico, a tutto tondo, molto naturale, che ti porta semplicemente ad ascoltare la musica.

Non è tuttavia la piacevolezza molle da valvolare del nonno, una dolcezza ottenuta con un roll-off in gamma alta: dinamica, velocità, contrasto, ci sono eccome, se messo nelle condizioni di esprimersi: semplicemente, la naturalezza e la dinamica nettamente al di sopra di molte macchine di pregio fanno sì che non ci si concentri su un parametro, ma semplicemente sulla fruizione della musica.

Non è un DAC neutro: ha un suo timbro abbastanza riconoscibile, ma non lo considero un difetto (anche se questa caratteristica non è di mio gusto), perché di nuovo la naturalezza dell’insieme risulta assolutamente convincente. Silenzioso quanto basta, necessita dei suoi driver per funzionare sotto Windows, con i quali si possono impostare dimensione del buffer, frequenza di campionamento e così via. Si scaricano dal sito ufficiale e non presentano problemi di sorta.

Dal punto di vista costruttivo, dato il prezzo di listino mi aspettavo un po’ di meglio: la qualità realizzativa di manopole, frontale e incisioni è di medio livello, i connettori utilizzati sono buoni ma si poteva far di meglio, e in generale da una macchina di questo prezzo mi aspetterei ben altra realizzazione meccanica.

Tant’è che il DAC ha mostrato una certa sensibilità alle vibrazioni esterne, però sotto questo aspetto bisogna fare due precisazioni: primo, molti concorrenti di prezzo pari o superiore sono messi anche peggio, secondo, la produzione di un oggetto curato come questo non è costante nel tempo ma oggetto di continui miglioramenti, e credo che il produttore possa migliorarne di molto la realizzazione curando alcuni aspetti che non dovrebbero portare aumenti di costi significativi.

Se dunque lo trovo un po’ acerbo meccanicamente, non lo è affatto dal punto di vista prestazionale: spendere questa cifra per un DAC è – avendone le possibilità – una scelta personalissima, tuttavia questi soldi qui sono spesi molto ma molto meglio che in prodotti molto più noti e fescion (sì, so come scrive…)

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