DYNAVECTOR e’ un’azienda giapponese di ridotte dimensione cara agli audiofili in quanto depositaria di idee e tecnologie innovative oltre che di prodotti di eccellenza.

Ha rappresentato e rappresenta per molti di noi un marchio di qualità nel campo dell’audio riprodotto con sistema analogico ( leggi giradischi).

E’ stata la prima azienda a proporre testine con cantilever costituiti da pietre preziose ( diamante e rubino) quando per la maggior parte dei costruttori era una idea insana costruire cantilever così corti e così rigidi.

Il modello Karat 17 D con cantilever in diamante della lunghezza di 17 mm e il modello 13 D con lunghezza del cantilever in diamante di soli 13 mm ( costruito solo in edizione limitata) hanno avuto e hanno tutt’ora parecchi estimatori.

Ricordo quando ne testai una diversi anni fa. La cosa che mi stupì fu il fatto che il disco sembrava suonasse a velocitа piu’ alta di 33.33 giri al minuto e subito controllai la velocitа con lo stroboscopio. In modo appena percettibile la musica suonava più veloce.

Era il cantilever così corto e rigido che trasmetteva il segnale con frazioni di secondi più velocemente.

Un altro brevetto che contraddistingue la ditta giapponese è l’uso, nella maggior parte delle loro testine, di una tecnologia denominata ”Magnetic Flux Damper” ( Smorzatore di Flusso Magnetico).

In un primo tempo fu implementata nel modello XX1 ma successivamente, tutte le loro testine presentano questa innovazione.

Tominari San e la sua equipe hanno speso lunghi anni a studiare il comportamento delle bobine in gioco.

Si sono accorti che il loro movimento genera una corrente nell’armatura frontale la quale a sua volta influenza la linearitа del flusso magnetico. A loro avviso è questo problema che rende il suono di molte testine MC di non eccelsa qualità poco convincente e spesso fastidioso.

Cortocircuitando l’armatura frontale, si evita che questo accada. In uno dei loro modelli più vecchi e amati ( la XX1) hanno addirittura inserito una piccola leva a mò di interruttore, per testare personalmente e a piacimento, l’inserimento dello smorzatore di flusso.

Ma veniamo al modello oggetto di questa disamina, la Dynavector 10×5.

Si tratta di una MC ad alta uscita e quando dico alta, intendo alta – 2,5 mv – ( quasi una MM) in quanto esistono diverse testine MC denominate ad alta uscita ma che a mio avviso non sono nè carne nè pesce (pur vantando, con pre-phono all’altezza, prestazioni ragguardevoli).

Il grande vantaggio di una testina di questo tipo e’ di sfruttare al meglio la tecnologia MC senza dovere fare uso di pre phono dal costo e dal nome altisonante.

E’ noto che per un ascolto analogico di prima qualità il pre-phono è l’elemento cruciale.

Con la Dynavector 10×5 è sufficiente un ingresso MM di qualità con 45 – 48 db di guadagno per avere prestazioni stellari.

Tale testina e’ in produzione da 40 anni e ha raggiunto la sua quinta revisione.

Quando usci’ nel 1978 subito si aggiudicò il prestigioso Design & Engineering Award al CES di Chicago di quell’anno e di nuovo nel 1981.

Nel 2008, il prezzo corrente era di 350 USD. NEL 2012 era di 450 USD. Oggi si compera nuova con circa 650 USD. In rete, sovente si trova usata in buone condizioni tra i 180 e i 280 USD.

Una curiositа: a fianco di lodi sperticate da parte di tutte le riviste del settore e degli utenti, venivano mosse severe critiche che sfociavano nell’incazzatura circa il sistema di ancoraggio allo shell con le viti tramite asole sulla parte superiore della testina che, a detta di tutti, era quanto di più inefficiente e maldestro si potesse concepire.

Fortunatamente, nel 2012 la Dynavector pensò bene di ridisegnare il top plate della 10×5 e dotarla di fori filettati. Ora con le viti a testa esagonale in dotazione è un gioco da ragazzi.

COME SUONA?

Suona bene, anzi benissimo. Sia in ingresso MC a 400 ohm che in ingresso MM a 47 Kohm (meglio ancora scendendo a 2 Kohm) il suono è grande, presente, veritiero. 

Le voci sono presenti, scolpite e naturali con un perfetto equilibrio tra medio bassi, medi e alti.

I bassi in principio mi sono sembrati eccessivi ma, corroborato dalle opinioni di altri amici audiofili presenti alle audizioni, mi sono convinto che l’errore stava negli ascolti con altre testine precedenti.

Gli alti mai fastidiosi e i timbri dei vari strumenti come da concerto dal vivo di un quartetto o quintetto di strumenti a fiato o a corda. L’impressione di essere in presenza dell’evento reale è forte.

Niente fuochi d’artificio, niente analiticitа da raggi X, 3D nella norma e scena sonora non da cinemascope ma godibile. 

Caveat …alcuni possessori mi dicono che i bassi (e il suono in generale) hanno bisogno di almeno 30 ore ( aspettare fino a 50 sarebbe meglio) per rendere al massimo.

Riporto alcune foto e la scheda con le caratteristiche tecniche.

Inoltre una foto della testina top Dynavector, la costosissima e irraggiungibile DRT XV-1 dove si notano gli avvolgimenti sulla armatura frontale. Cortocircuitando in questo modo l’armatura centrale si evita che eventuali segnali provenienti dalle bobine in movimento creino variazioni nella linearitа del flusso magnetico. Il Magnetic Flux Damper.